Traccia di preghiera sul Vangelo della XXXIII Domenica del Tempo Ordinario (Anno B)
Quando i tuoi punti di riferimento hanno subito uno sconvolgimento? Come hai vissuto il loro venir meno a causa della complessità della vita?
Indicazioni metodologiche
- È una traccia di preghiera sulle letture della domenica, in particolare sul Vangelo, ispirata alla tradizione degli Esercizi Spirituali di Sant’Ignazio di Loyola.
- Presuppone la lettura del Vangelo corrispondente: se omessa, la traccia che segue è priva di senso e si trasformerà in una presa in giro di se stessi.
- È predisposta in maniera tale da cercare di favorire il tuo coinvolgimento, il tuo apporto, il tuo contributo.
- Per la durata di questa preghiera, propongo i seguenti criteri:
- criterio del gusto interiore: farla durare sin quando ci dà gusto, ci coinvolge, ci intriga.
- criterio quantitativo minimo: non meno di 10 minuti.
- criterio quantitativo massimo: non più di 60 minuti.
- Non devi approfondire ogni spunto e domanda della traccia. La raffica di spunti e domande è per aiutarti a trovare il tuo filo conduttore. Soffermati dove ti senti toccato, dove senti coinvolgimento, dove avverti un richiamo. La tua preghiera passa in maniera decisiva dall’attenzione a questi movimenti interiori. Passa ad un altro punto della traccia solo quando hai ben gustato il precedente.
- Puoi impiegare la traccia con diverse modalità, prestando attenzione al tuo bisogno
interiore: una sola volta, per più giorni, per una settimana intera. - Puoi adoperarla anche insieme ad altri: in tal modo, dopo la fase personale, è poi possibile condividerne i frutti. Alcuni stanno sperimentando la traccia in gruppi.
- Alla fine della preghiera, prendi qualche appunto scritto (su carta, in un file, ecc.) sull’esperienza spirituale vissuta.
- Pregando sulla traccia, ti faranno compagnia tante sensazioni in ordine sparso, tipo “Non ci capisco niente!”, “Quante domande…”, “Io sono in cerca di risposte chiare e complete e qui trovo solo domande e tante…”, “La struttura della preghiera è strana”, “Alcuni passaggi risultano macchinosi…”, “Mi restano alcune immagini e non capisco perché”, “Sono affiorati diversi ricordi, belli e meno belli: che senso ha?”
- Non solo: ti potrà capitare di ritornare in maniera spontanea sulla traccia mentre sei impegnato nelle tue corse o di essere raggiunto ancora da essa.
Sai come si chiama tutto questo?
Preghiera.
La tua.
Sì, starai pregando.
Continua.
Testo del Vangelo…
Dal Vangelo secondo Marco (13,24-32)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«In quei giorni, dopo quella tribolazione,
il sole si oscurerà,
la luna non darà più la sua luce,
le stelle cadranno dal cielo
e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremità della terra fino all'estremità del cielo.
Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l'estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
Quanto però a quel giorno o a quell'ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre».
*Image created with Canva AI
Preghiera preliminare
Chiedere a Dio nostro Signore la grazia che per la durata della preghiera tutte le mie intenzioni, il mio agire e la mia dimensione interiore non si disperdano in mille distrazioni, ma siano dedicate solo all’incontro con Lui: è possibile ed è bello.
Primo passaggio introduttivo
Consiste nel comporre il tema della preghiera. Qui saranno i nostri punti di riferimento.
Secondo passaggio introduttivo
Consiste nel domandare al Signore quello che voglio e desidero. Qui, in particolare, gli chiedo di comprendere la lezione che può offrirci un cambiamento radicale dei nostri punti di riferimento.
Primo punto
Il Vangelo ci pone di fronte all’immagine di un universo impazzito: il sole che si oscura, la luna che, di conseguenza, non brilla più perché non può più riflettere la luce del sole, la caduta delle stelle, lo sconvolgimento del cielo.
A che cosa si sta riferendo Gesù con queste immagini? Sta parlando del sole e della luna da un punto di vista scientifico oppure sta considerando questi elementi della natura in quanto rappresentano dei punti di riferimento che danno sicurezza al nostro cammino? Questi eventi sconvolgenti di cui sta parlando riguardano il mondo intero oppure sono attinenti alla tua storia personale?
Nella tua vita, quali sono i tuoi punti di riferimento? Come si sono riformulati nel tempo? Ci sono dei momenti precisi, del tuo percorso esistenziale, nei quali questi punti di riferimento hanno subito uno sconvolgimento? Come hai vissuto il loro venir meno a causa della complessità della vita? Rispetto a queste dinamiche, ti percepisci come uno spettatore passivo ed impotente oppure intravedi, con stupore e bellezza, l’invito a poter vivere da protagonista?
Secondo punto
Nelle parole di Gesù, l’immagine di un universo scombussolato non sembra avere una connotazione negativa, anzi appare essere il necessario preludio di un evento bello, ricco di speranza.
È come se Gesù stesse suggerendo ai suoi discepoli che arriva un momento in cui questo sconvolgimento, questa riformulazione radicale dei diversi punti di riferimento è necessaria e vitale, perché rende possibile l’avvento di un saldo punto di riferimento.
Ascoltando questo Vangelo, che cosa risuona in te maggiormente: le immagini apocalittiche che ci propone oppure la buona notizia che Gesù sta annunciando? Ti accorgi che, nel corso della vita, i vari punti di riferimento spingono verso una essenzialità, verso un unico punto di riferimento? Che cosa è questo riferimento essenziale?
Terzo punto
Questo dinamismo annunciato da Gesù, non è così appariscente ed eclatante come l’oscurarsi del sole e la caduta delle stelle. Il Vangelo lo descrive come il venir fuori di tenere foglie, sui rami di una pianta apparentemente secca e segnata dal rigore dell’inverno: piccoli segni di una linfa vitale che, nascosta tra le trame della vita, scorre incessante.
C’è qualcosa che sta spingendo per sbocciare nell’oggi della tua vita? È un dinamismo che avverti in atto nel tuo cammino? Dove ne percepisci i segni? Quando ne hai già fatto esperienza? Che cosa ti aiuta ad individuarne i germogli negli intrecci dell’esistenza?
Colloquio
Conversare amichevolmente con il Signore. In particolare, lo ringrazio perché, nella complessità della vita, mi dona di saper scorgere i piccoli segni del germogliare di una stagione nuova, riempiendo di fiducia il presente e donandomi di guardare con speranza al futuro. Concludo con un’Ave Maria.
Cliccando sull’icona è possibile scaricare la traccia di preghiera in formato pdf.
(Istruzioni per la stampa)